L’accesso documentale è un diritto riconosciuto a tutti i cittadini e alle imprese, nonché a tutti i soggetti portatori di interessi pubblici o diffusi, che abbiano un interesse diretto, concreto e attuale, corrispondente a una situazione giuridicamente rilevante e collegata al documento richiesto. Questo diritto permette di accedere ai documenti detenuti dalla Pubblica Amministrazione, garantendo trasparenza e partecipazione.
Chi può richiedere l’accesso?
Possono richiedere l'accesso documentale:
- Tutti i cittadini italiani.
- Le imprese e le società.
- Soggetti portatori di interessi pubblici o diffusi.
Come si presenta la richiesta?
La richiesta può essere presentata in vari modi:
- Direttamente presso l’ufficio che detiene il documento.
- Tramite posta elettronica certificata (PEC).
- Utilizzando i moduli predisposti e disponibili sui siti istituzionali.
Ma prima di continuare a leggere vogliamo farti una domanda: vuoi veramente correre il rischio di perderti altri articoli simili?
Clicca sul LINK e mandaci un messaggio, ti aggiorneremo su tutte le novità inerenti il mondo scuola e potrai cancellarti quando vorrai.
Non te ne pentirai...
Il Procedimento
Una volta presentata la richiesta, l’ufficio competente avrà 30 giorni di tempo per rispondere. In caso di rifiuto, differimento o limitazione all’accesso, l’amministrazione deve fornire una motivazione dettagliata.
Limiti e Rifiuti
Ci sono situazioni specifiche in cui l’accesso può essere negato, come ad esempio:
- Quando la divulgazione del documento può compromettere la sicurezza pubblica o la difesa nazionale.
- Se il documento contiene dati sensibili che potrebbero ledere la privacy di terzi.
- In caso di segreto industriale o commerciale.
Normativa di Riferimento
L’accesso documentale è disciplinato dalla Legge n. 241 del 1990 e dal Codice del Processo Amministrativo (art. 116), oltre che dal regolamento D.D. n. 662/2019 che ne regola le modalità operative.